"La pittura di Giustino De Santis che in questa scelta appare in tutto l'arco del suo sviluppo, si presenta con un avvio marcatissimo nel sensibile (legato cioè alla esperienza impressionista dei 'particolari' di natura, estrapolati dai loro contesti e con un arrivo nella costruzione 'mentale', in una coerenza di temi e di modi encomiabile. E se non si può certo definire l'artista un pittore che sposi tout court questa o quella tendenza d'oggi o che operi con la nostalgia di alcune passate (per esempio l'"astratto concreto", l' "informale") Giustino De Santis avverte vitali problematiche in una fascia media, di conservatore illuminato. Il cammino suo comincia, si potrebbe dire, da le 'ninfee' di Monet, ma arriva a certe intuizioni grafiche del post informale, ai cerchi colorati e di natura di Corbeille".
"Si guardino, intanto, le opere di taglio piccolo, eseguite nella prima fase della sua ricerca, con pastelli ad olio, in quale fragranza di notazioni siano articolati. E' un primo momento "di natura" dove le formulazioni dei grandi maestri espressionisti si distaccano, isolandosi nello spazio della carta, diventano cellule al microscopio, oblò su azzurri marini, spaccati autunnali di malli, di tronchi, orizzonti su cui si affacciano lune vegetali, in quella tipica forma rotonda a corolle sovrapposte, iridescenti, una somma di cromie fra materie e solventi, amalgama sicuro, raggiunto con felice istinto. Molte di queste piccole immagini, in tondi o riquadri allungati in senso verticale o orizzontale, sono le schegge di una composizione che verrà di maggior mole e complessità, magari, col sacrificio, talvolta, del primario rapimento.
  "Giustino De Santis painting, here displayed in the whole range of its development, starts off in the sensible, i.e. linked to the expressionist experience of nature's 'details' extrapolated from their context, just to arrive at 'mental' construction in a new and praiseworthy coherence of themes and ways. Even if we can't say that De Santis is an artist ready to embrace tout court whatsoever contemporary art movement, or that he is nostalgic for some past movements (for instance "concrete abstract", "informal"), nevertheless he is undoubtedly aware of vital problems in an average band, of an enlightened conservative. We could say that his path starts from Monet's 'Water-lilies' and arrives at post informal graphic perceptions, at the colored rings and of nature by Corneille."
"Let's now look at his small sized works, belonging to the first stage of his research, articulated in a fragrance of notations. That's a first moment "of nature", where great expressionist masters' formulations stand out and isolate themselves in the paper space, becoming cells under a microscope, port-holes on marine blue waters, autumn sections of walnut-husks and trunks, horizons on which vegetal moons are looming, in the typical round shape of corollas, laid one upon the other, iridescent, summing up in a chromatic cluster of materials and solvents, a sure amalgam, obtained by happy instinct. Many small images, inside rings or squares, vertically or horizontally stretched, are the splinters of a composition to come, more imposing and more complex; sometimes sacrificing perhaps primary ecstasy.
 
 
 
 

Marcello VENTUROLI, 1982

ANTOLOGIA CRITICA - A Critical Anthology

giustino de santis