Sono io e Giustino
nell'ora in cui la bruma del mattino
incolla le cose
e la risacca rintocca la voce
del mare
che risale l'orizzonte
come alga verdina
rilucente di brina.

Ho gli occhi ripieni delle orme
dei gabbiani
che veleggiano nel cielo cilestrino
e s'assottiglia
la voce delle sirene
alla sommità
del friabile rivolo
di frenetiche formiche
qui sulla rena.

Appostato
su questo ceppo spiaggiato
raccolgo nei polmoni
conati d'alito salmastro
mentre la ciurma dei pensieri
come stellari velieri
inizia a volare.

Tra miriade di bollicine
dell'onda salina
che si sgretola sulla battigia
si sbriciola l'occhio mio
nell'inseguire il brio festante
d'ogni goccia di mare
che
fibrilla brillante
l'idioma della vita
rincorre e risale.

 
 
 

CEPPO SPIAGGIATO - Dalla raccolta "Aminoacidi" 2012

POESIE

giustino de santis