E' necessario
che il bisogno di racconto
raduni a sé l'immagine
sgravata
da residui di memoria
o sperimentazioni senza fine
magari esiliando
pure
la tendenza del ricorso
alla grafia artificiosa
spesso connotata
da segno capriccioso
e ripetitivo.

A volte però
il gioco sottile e decorativo
sublimando l'emozione grigia
dona fascino
alla qualità dell'opera
che
mediante la sontuosità della materia
delega
all'azione vivida della fantasia
la possibilità
di ogni modificazione interna
imprevedibile
e senza fine.

A volte invece
il gioco può risultare complicato
se mediante l'analisi
delle componenti strutturali
della propria poetica
secondo una logica modulare
del sentire e del percepire
si pone al vaglio ogni ruolo
ogni minima essenza
da rubricare
come istruzioni d'uso
allegate all'opera
per la sua lettura
e il suo fine.

In buona sostanza
ogni azione auto-referente
promette di tollerare
il riscontro fattuale del proprio lavoro
attraverso
complessi rimandi metaforici
da semantizzare
al momento della disamina
puntuale
di tutte le sue coordinate.

Così
può accadere
che ogni azione calibrata
risulti bilanciamento armonico
della propria abilità formale
ed espressiva
senza per questo
risultare viziata o circostanziata
ad alcun genere
ad
adusati moduli narrativi.

Alla fine
tuttavia
risulterà essenziale
il monito ineludibile
per l'autore
che il proprio lavoro
sia affrontato
con disciplina severa
e
sereno stato di grazia
i soli questi
capaci di guidare
il suo intendimento operativo
con spirito creativo
ed autonomia aliena
da qualsivoglia sudditanza
psicologica letteraria o di critica.

 
 
 

PERCORSO D'ARTISTA - Dalla Raccolta "Poesie piramidali" 2006

POESIE

giustino de santis